mercoledì 27 dicembre 2017

SMITH, SMITH & SMITH


Stesso cognome, 3 diverse maniere di portare avanti il discorso. O forse 2+1, sarebbe meglio dire.
Oceano Atlantico in mezzo, USA e UK come bandiere. Pedigree da una parte, niente dall'altra.
Smith, Smith e Smith. Tre sorprese.

La prima è Willow, sponda ovest di tale oceano. Una specie di Georgia-Anne Muldrow con punte di Macy Gray e Erykah Badu.
Cambia da traccia a traccia, sempre più verso le atmosfere psichedeliche man mano che diventa padrona del suo destino.


Il secondo è Jayden. Un moderno-melodico, dove il moderno significa che sta su sonorità trap e a rappare siamo sul basico. Ma col cantato si risolleva, ed è su quello che si spera punti.
Sempre USA, anche perché fratello di quella sopra, con cui non di rado duetta.


Prima di passare al capitolo bombe-perle-angeli discesi dal cielo, nota di servizio: sì, Willow e Jaden sono la prole di Will Smith, meglio noto come "Il principe di Bel-Air". Ecco perché si parlava di pedigree.
Per il meglio del meglio, però, non serve la carta. Se non quella di un passaporto UK col nome Jorja stampato sopra. Dalla garage più fresca all'R&B puro, ottima in studio, eccelsa dal vivo. Guardare una sua playlist per credere.


Non fanno 60 anni in 3. Chiaro, due erano già lì con la rampa di lancio pronta ma hanno il merito di starsi facendo i cavoli propri, distanti dalle hit patinate che papà Willy probabilmente voleva ingurgitassero (vedasi Whip my hair contrapposto alla Willow di adesso).
E Jorja invece, zero pedigree ma un talento da far ammutolire le big della faccenda. Qui sì che è nata una stella, e qualcuno a Toronto è stato svelto a captarla. Ebbravo Drake, professionalmente e non.

Piovono milionate di ascolti. Scusate il ritardo, ero perso fra Anderson .Paak e Solange.
Ora però non esistono più scuse, né per me né per voi.

domenica 10 dicembre 2017

UNA NOTTE CON SOLANGE


Venire disturbati mentre si dorme, talvolta, può anche non essere un disturbo.
Esattamente questo è il caso, col mio riposo interrotto da una voce mai sentita prima.

martedì 19 settembre 2017

LO STRANO CASO DI SUPREME (BARLETTA)


Due genialate, due storie che s'intrecciano. 
Meglio di quando il cast di Beatiful incontrò il cast di Vivere c'è solo la street-telenovela del momento: Supreme VS Supreme Barletta.

domenica 10 settembre 2017

COMMERCIALATE DA OSCAR


Di essere commerciali c'è modo e modo, dalla notte dei tempi dell'hip-hop.
Se nei '90 lo si condiva in salsa R&B e nei primi 2000 si sono viste spolverate rockeggianti, ora la miscela è tendente al pop. Il problema, come in cucina, non sta tanto negli ingredienti quanto piuttosto nella maniera di gestirli.
E a differenza di quanto va in scena in Italia, a livello internazionale c'è chi sa maneggiare la ricetta elevandola a hit-perla. 3 esempi

sabato 22 luglio 2017

JAY-Z: TUTTO BENE TRANNE...

Partito il giro di osanne per le ultime mosse di Jay-Z, è stato impossibile esimersi dall'andare a curiosare. Anche perché, un po' come fosse una specie di "Black Vasco", trovi a commentarlo praticamente chiunque: da quelli che c'erano da Wishing on a star a quelli che, in crisi hipster, l'hanno eretto a simulacro col medesimo brio di una fashion-blogger di fronte a una canotta sfrangiata in un mercatino londinese.
Ebbene: tutto bene, tranne.

sabato 3 giugno 2017

J.COLE: TO BE (DOWNLOADED) OR NOT TO BE?

One of the greatest ever. Artists and albums, both categories meant.
I'm tired of streaming, however. Laptop is a pain in the ass and shit is blocked on mobile devices. And there go you, at a crucial point: should I just free-download 4 Your Eyez Only *the easiest way* or do I owe Cole something?
Be my guest for a journey through my pockets and ethics.

lunedì 1 maggio 2017

MOTIVI PER CUI "...E KENDRICK MUTO"

Estremamente sopravvalutato.
Ottimi video e grande fermento intorno al nome vogliono dire ottimo lavoro da parte del suo team. Gran cornice insomma. Ma il quadro? Qualche (timido) picco, molti baratri: sufficienza risicata.
Per chi là fuori ancora cerca arte anziché intrattenimento, ecco 5 motivi che mettono la lapide sopra Kendrick e il suo -più che mai presunto- ultimo "capolavoro".

giovedì 16 marzo 2017

BELLO FIGO E GIULIA INNOCENZI: NOZZE IN VISTA

Se ne parlava da tempo ed ora i ben informati lo danno per certo: entro l'anno Giulia Innocenzi e la rapstar Bello Figo annunceranno le nozze.
Di chi, però, rimane un mistero.

mercoledì 1 marzo 2017

FENOMENI DEL QUOTIDIANO

Quanto si riesce a valutare il talento, senza tramiti e filtri in mezzo? Senza TV, talent-show, né giornali.
Quante chance ha un Clark Kent a caso di venir riconosciuto Superman senza alcun dubbio, senza alcun "Non può essere!" da parte dei suoi prossimi?

giovedì 16 febbraio 2017

GIORNI D'INTELLIGENZA E PRESIDENTI MORTI

Provate a immaginare un periodo pervaso dall'intelligenza. Difficile?
Se ad alcuni servirà la fantasia, per gli ascoltatori di rap anni '90 è solo un esercizio di memoria.
Bastarono un manipolo di MC, fra cui due presidenti morti.

giovedì 2 febbraio 2017

E POI, ALL'IMPROVVISO, UCCIDERE


Avete mai ucciso qualcuno? Io no.
Conoscete qualcuno che abbia ucciso, invece? Io sì.
Zero battute.

giovedì 19 gennaio 2017

#STORIEDAHIPHOP n°6: SUL MENSILE (SE PAGHI)


Correva l'anno 2008, davo alla luce Palestra di vita.
Un manipolo di sciacalli fece squillare il mio cellulare.

martedì 3 gennaio 2017

PRECEDENZA AI CRONISTI

"Se non hai storie, meglio che non scrivi", disse saggiamente qualcuno.
"Fa' bbucchini Capare' e chi se perd' rint' 'e tecniche", rincarò qualcun altro.
Siamo d'accordo?

Sono risalito di recente fino ad uno dei pezzi più reali, crudi e poetici che abbia sfornato il rap del nuovo millennio: "Storie" di Montenero, ai tempi nella Dogo Gang.


Non un fuoriclasse, non parte di una scuderia che stimi particolarmente, ma da anni e anni ogni volta che riascolto questo pezzo sono brividi dalle mani alla testa.
FatFat che caccia uno dei beat più belli di sempre, Montenero che si asporta il cuore e ce lo spalma sopra. Mette sul piatto la sua vita, casa sua, suo padre. Arrivano dettagli e sfumature che solo il vissuto permette di assimilare. Arriva pure uno stile che non gli vedo altrove.
Si supera, in tutto e per tutto, e supera.

Supera qualsiasi pezzo migliore tecnicamente, che magari fa saltare dalla sedia ma non arriva sottopelle tanto quanto il suo.
Riascoltandolo torno sempre allo stesso punto. E non specificamente a lui, ma a chi arriva dov'è arrivato lui qui, riservo il gradino più alto del podio.

Far cagare non è un'opzione, chiariamoci. Se n'è vista di gente vissuta provare al microfono e non saper mettere due barre in bolla. Quelli lascino stare il rap, sempre e comunque, e trovino altre maniere per raccontarsi. In bocca al lupo, che di storie vere ce n'è bisogno.
Quello di Montenero, invece, rimane l'esempio che porto in testa circa il pezzo perfetto: beat eccelso, giusta tecnica e il vissuto in prima persona.
E' l'istinto a dirmelo: precedenza ai cronisti, i fantasisti poi.
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